sabato 28 marzo 2015

El Manantial

Il Manantial è una telenovela messicana del 2001, vincitrice del premio TVyNovelas Award, come migliore telenovela nel 2002. La produzione è di Carla Estrada, un nome che è anche una certezza di professionalità e successo nel mondo delle telenovelas.

I protagonisti sono Adela Noriega e Mauricio Islas. Una coppia affiatata che rende bene sulla scena, tanto da ripresentare la coppia, rimesconando le carte, anche in "Amor Real".
La storia è scritta molto bene. Sembra un romanzo ed i personaggi sono studiati fin nei minimi particolari. Ogniuno di loro ha caratteristiche ben specifiche, che mantengono una loro coerenza dall'inizio alla fine.
Gli attori sono straordianri. Uno su tutti Justo Ramirez (Alejandro Tomasi), il malo della storia.

Alejandro Tomasi nel ruolo di Justo Ramirez
La consiglio vivamente, nonostante l'alone nostalgio e drammatico che accomagna tutte le puntate.
Nel villaggio di Sant'Andrea dove scorre il Manantial, due famiglie si dichiarano guerra per il controllo di alcune terre. Sono i Ramirez e i Valdes.
Dietro la contesa degli appezzamenti di terreno si nascondono motivi molto più personali. Tra Justo Ramirez, marito di Margarita Insunza, e Francisca Rivero, moglie del suo nemico Rigoberto Valdes, cè una relazione adulterina.

Francisca Rivero e Justo Ramirez
Da questo antefatto iniza la storia di Alfonsina e Alejandro, i figli legittimi di Valdes e Ramirez, nati nello stesso giorno da genitori tra loro in guerra.
I due ragazzi crescono divisi dai pregiudizi, ma attratti loro malgrado l'uno dall'altro.

Margarita Insunza, madre di Alejndro, chiede al marito di prendere provvedimenti per impedire al figlio di frequentare la giovane donna, perchè suo figlio deve sposare la cugina Barbara. Justo assicura che farà quanto necessario affinchè tra i due ragazzi non possa mai esserci una relazione e intrufolatosi in casa della ragazza la violenta.


Dopo lo strupo la ragazza lascia il paese per non farvi ritorno.
Passano cinque anni e Alfonsina si laurea. Sembra aver ritrovato un'apparente serenità, anche se l'abuso che ha subito le impedisce di avere relazioni sessuali con gli uomini. Nonostante tutto vive tranquilla, fino a quando la madre, che ha scoperto di avere un male incurabile, si toglie la vita. Prima di morire ha però modo di dire alla figlia, che la causa delle loro disgrazie è sempre lo stesso uomo, Justo Ramirez. A fronte di questa confessione, Alfonsina giura di vendicarsi.
Alfonsina e sua zia

Tornata a Sant'Andrea rivede Alejandro ed è subito chiaro che tra loro esiste un legame molto più forte dell'odio reciproco delle loro famiglia, ma Alejandro è ora fidanzato con Barbara, mentre Alfonsina non ha il coraggio di confessargli, ciò che gli ha fatto il padre, cinque anni prima che lei sparisse.

Il tragico personaggio di Barbara, la fidanzata di Alejandro

Tra omicidi rimasti occulti per lungo tempo e colpi di scena conditi dalla guerra senza frontiere tra Alfonsina Valdez e Justo Ramirez, si snoda una storia degna di un romanzo, che ci presenta una Adela Noriega determinata, sofferente, ma caparbia che lotta con tutte le sue forze per vincere contro l'ambizione e la malvagità di uno spettalore Alejandro Tomasi, bravissimo nel ruolo di Justo Valdez. Una ragazza tanto forte quanto fragile per la pena che si porta nel cuore. Troverà mai il coraggio di confessare al suo amore, il giovane e romanticissimo Alejandro che se non riesce ad avere relazioni con un uomo è per colpa di suo padre?  E' ciò che teme doña Margherita, moglie di Justo e madre di Alejandro, che un giorno Alfonsina possa rivelare al figlio l'identità dell'uomo che l'ha violentata. Sa che Alejandro non potrà mai perdonarlo per quello che ha fatto e mai perdonerà se stesso per esservi vendicato del padre, perchè la vendetta è l'unica arma per cancellare l'onta, ma Alfonsina e Margherita sono poi così diverse? Potranno mai permettere un finale così tragico?
Accanto alla storia d'amore dei due protagonisti si snodano poi le storie degli altri personaggi, come la zia e lo zio di Alfonsina, il sacerdote di cui è segretamente innamorata doña Margherita e ancora la migliore amica della nostra protagonista, insieme al fratellastro di quest'ultima. Tutta la narrazione è pervasa da un sentimento dolce e drammatico, che sembra trasmettersi anche al luogo. L'amore è sviscerato in tutte le sue forme, c'è quello tra madre e figlio di Margarita per Alejandro, quello della zia per la nipote e quello della nipote per la figlia, quello tra fratelli, così come quello tra amiche. C'è l'amore impossibile, come quello romantico dei due protagonisti adolescenti, fino a quello adulto di una coppia che vuole trovare un punto di incontro. Come non dimenticare poi l'amore di un padre per sua figlia, che lo condurrà alla morte. Una morte su cui si costruirà una redenzione.

 Se ne avete la possibilità, ve la consiglio vivamente. E' una di quelle telenovela che vi lasceranno a bocca aperta. Uno di quei prodotti che riscattano il genere spesso bistrattato.

Amor Real

Amor Real è un capolavoro del genere da noi affrontato. Vincitore di diversi Tv Y Novelas, gli Oscar delle telenovelas messicane, è un classico da non perdere.



Tratto da una novela di Caridad Bravo Adams,  è il remake di una vecchia telenovela di successo, "Bodas de Odio", del 1983, in cui recitava una grande attrice come Christian Bach, al fianco di Miguel Palmer e Franco Moro.
Venti anni dopo, nel 2003, Carla Estrada decide di produrre una nuova versione di questa avvincente storia e con l'aiuto della nostra italianissima Maria Zarattini, mette in scena un prodotto che non ha nulla da invidiare alla precedente edizione.
Il trio è formato da tre grandi nomi del piccolo schermo messicano: Adela Noriega, Fernando Colunga e Mauricio Islas.
Si riforma così la coppia de "El Manantial", con la Noriega e Islas, ma ad ostacolare il loro amore, questa volta, non sarà il cattivo di turno, ma un personaggio di grande spessore e umanità,  Manuel Fuentes Guerra, interpretato da Fernanco Colunga.


Un trio impeccabile, che condurrà il telespettatore nel XIX secolo, lasciandolo libero di schierarsi per uno dei due protagonisti della storia.
Ma l'elenco degli attori è veramente stellare, accanto a loro, infatti, troviamo: Helena Rojo, Ricardo Blume, Ernesto Laguardia, Chantal Andrade, Mariana Levy (la sua ultima interpretazione), Ana Martin, Rafael Rojas e Leticia Calderon. Molti di loro sono stati a loro volta protagonisti di altre produzioni.
La telenovela narra la storia di Matilde (Adela Noriega), giovane aristocratica messicana, che sfidando le regole della società, si innamora di un giovane soldato squattrinato, Adolfo Solis (Mauricio Islas).


 Uomo integro ed integerrimo, che spera di chiedere al padre della sua amata il permesso di corteggiare e poi sposare Matilde.

A rovinare i loro piani ci pensa Augusta (Helena Rojo), che per la figlia ha ben altre ambizioni. La vuole al fianco di un ricco proprietario terriero per risolvere i problemi economici della loro famiglia. All'oscuro di tutto il padre della ragazza, che, invece, per lei non vuole altro che un'unione d'amore.
 Manuel Fuentes Guerra (Fernando Colunga) è il candidato idele: giovane, aitante, medico e soprattutto erede di un immenso patrimonio, quello di Joaquin Fuente Guerra (Julio Alemán), suo padre.


Manuel è cresciuto a contatto della terra, in mezzo ai contadini, lavorando come uno schiavo per il padre, che lo riconosce solo in punto di morte, dietro forti sollecitudini del parroco di famiglia. Nonostante tutto riesce a laurearsi, diventando medico.
Frutto di una relazione con una povera contadina della tenuta, che era poi stata ingiustamente arrestata, Manuel non ricorda la madre, che crede morta. Alla scomparsa anche del padre, ancora frastornato, si ritrova erede di un patrimonio terriero immenso, che gli garantisce una vita agiata e l'ingresso nella buona società.
Giunto in città, conosce Matilde e se ne invaghisce immediatamente. In passato non avrebbe mai nemmeno sperato di poterla avvicinare, ma ora, con la nuova posizione economica, forse,  potrebbe anche corteggiarla e chiederla in moglie. A lui piace molto, ma ha non pochi dubbi, perchè lei sembra sempre così fredda e scostante, nonostante la gentilezza innata. E' solo la timidezza gli assicurano la madre ed il fratello di Matilde, Umberto (Ernesto La Guardia) e lui, oramai determinato a conquistarla, si lascia ingannare, mettendo a tacere ogni minimo segnale di allarme che la sua mente acuta gli lancia.

Matilde, a sua volta, sempre più convinta del suo amore per Adolfo, si ostina a non voler frequentare nessun altro uomo e men che meno Manuel Fuentes Guerra, che tanto piace a sua madre e a suo fratello, nonostante abbiano scoperto che è figlio illegittimo. Non che a lei interessi lo stato sociale di una persona, ma detesta l'idea che le impongano un uomo che non ama e lui sembra determinato ad averla, anche senza il suo consenso.
Vista la sua ostinazione, la madre ed il fratello di Matilde capiscono che devono liberarsi una volta per tutte di Alfonso Solis e con uno stratagemma lo fanno arrestare con l'accusa di omicidio, pagando una prostituta affinchè finga di essere la moglie e la madre dei figli di Solis.
Matilde, che non ha più notizie dell'innamorato, di fronte alla donna che giura essere la sposa dell'uomo, accetta di sposarsi con il pretendente scelto dalla madre.
Il giorno del matrimonio, però, Adolfo, che è riuscito a scappare con l'aiuto del suo amico Delfino, la raggiunge al ricevimento di nozze e le propone di scappare insieme.

Matilde accetta, ma scoperta dal marito, non ha modo di raggiungere Adolfo e si ritrova così prigioniera nella tenuta di campagna del marito, che non intende rinunciare alla sua notte di nozze.
E mentre Matilde inizia a conoscere davvero l'uomo che ha sposato, mettendo da parte i pregiudizi e i rancori, Adolfo la raggiunge, fingendosi il nuovo amministratore della tenuta.
Cosa farà la povera Matilde? Chi scegliere tra il romantico Adolfo e il sanguigno Manuel? Se prima non avrebbe avuto dubbi, ora la situazione si complica e inoltre Matilde aspetta  un bambino. Crederà suo marito che il figlio che porta in grembo è suo?
Tra innumerevoli colpi di scena e l'arrivo di nuovi personaggi, alcuni bellissimi come Cathalina per Adolfo e Josephina per l'irrequieto ed irresponsabile Humberto, si snoda una storia d'amore tormentata e difficile, dove non c'è un protagonista assoluto, che prevale sull'altro. Manuel Fuentes Guerra e Adolfo Solis sono pari nel rigore, nel rispetto e nell'amore per Matilde. E se a tratti sembra prevalere uno sull'altro, alla fine nessuno potrà mai affermare chi tra i due è il migliore.
E così anche il gesto finale di Adolfo, che sembra aver trovato un suo equilibro al fianco della bella e dolce Cathalina, per poi perderla e ritrovarla nuovamente tra le braccia di Matilde,  appare come la scelta disperata e delusa di un grande uomo, rimasto solo. La disperazione  di Manuel che con  un gesto audace, tenta di porre rimedio a quella incresciosa situazione, non è soltanto un tentativo di pareggiare i conti con il rivale, ma è la consapevolezza, che forse, tra i due, non c'è un vero vincitore. La vita da e la vita prende. E' quanto è successo a lui, che per lungo tempo si è sentito in credito con l'esistenza, per quell'infanzia infelice. Ora torna ad essere in debito, perchè gli ha regalato l'amore di Matilde, un amore vero.
Insomma, senza svelarvi troppo, per non togliervi il piacere di una storia che ha qualcosa di avvincente, vi posso assicurare che resterete senza fiato.
Se volete un giudizio, posso confermarvi la lode. Gli attori sono strepitosi e nella narrazione non ci sono sbavature. Ogni personaggio è curato nei minimi dettagli e la stessa attenzione è riservata ai costumi e ai dialoghi.
Alla fine si tratta di una storia corale, dove ogniuno di voi potrà trovare un personaggio da amare. Per tutti ci sarà un amore vero, come quello di Matilde e Manuel.


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